Sondaggio l’Oreal e indagine statistica classi 2F e 2G anno a.s. 2018/2019 Programma Facce da STEM

Sondaggio l’Oreal e indagine statistica classi 2F e 2G anno a.s. 2018/2019  Programma Facce da STEM

A cura di Clelia Bortoletto

Sondaggio internazionale Fondazione l’Oreal

La Fondazione l’Oreal, in collaborazione con Opinion Way, nel programma For Women in Science, ha pubblicato, nel 2015, uno studio internazionale con lo scopo di indagare le ragioni delle disparità che colpiscono le donne impegnate in campo scientifico, nonché gli ostacoli che incontrano nel loro percorso di crescita professionale.

Lo studio/indagine ha coinvolto 5’032 intervistati, maggiorenni, sia uomini che donne, distribuiti nei diversi paesi dell’Europa e anche della Cina.

Per dare maggiore importanza all’indagine sono state intervistate anche diverse scienziate tra cui Elizabeth Blackburn (biologa australiana, vincitrice di premio Nobel scientifico), che in merito si è cosi espressa:

«Avendo vissuto, in prima persona, la difficoltà di superare i pregiudizi durante tutta la mia carriera, ritengo sia di fondamentale importanza, oggi, prendere parte a questo cambiamento strutturale, in modo da abbattere le barriere del passato.»

L’indagine l’Oreal,” si è articolata su 4 domande fodamentali :

1. Se pensi a una donna che lavora in ambito scientifico, che attività svolge?

2. Pensa ai nomi di 3 scienziati

3. Queste scoperte:

a. Composizione delle stelle

b. Virus HIV

c. Gene responsabile del tumore al seno

le ha fatte un uomo o una donna?

4. Secondo te quante donne …

a. Svolgono il dottorato di ricerca in ambito scientifico?

b. Sono ricercatori?

c. Sono professori universitari o responsabili di gruppi di ricerca?

Alla prima domanda la maggior parte degli intervistati ha risposto dicendo che pensano a dei ruoli che hanno a che fare con le scienze naturali, ovvero la biologia, la fisica e la chimica. In pochi hanno detto informatica e ingegneria.

In merito alla seconda domanda la maggior parte degli intervistati ha pensato a Marie Curie 27% Albert Einstein 40%; Newton 15% , altri 18%. In generale solo il 30% dei nomi emersi sono di donne.

Il terzo quesito, secondo la struttura della domanda, ha avuto il seguente risultato:

a. Composizione delle stelle: 80% delle persone intervistate ha detto uomo e solo 20% donna;

b. Virus HIV:70% delle persone intervistate ha detto uomo e solo il 30% donna;

c. Gene responsabile del tumore al seno: 52% delle persone intervistate ha detto uomo e 48% ha detto donna;

In realtà queste scoperte le hanno fatte tutte donne.

L’ultimo quesito ha avuto le seguenti risposte:

a. Circa il 36% delle donne svolge il dottorato di ricerca in ambito scientifico ( in realtà 35% )

b. Circa il 29% delle donne sono ricercatori ( in realtà 29% )

c. Circa il 28% delle donne sono professori universitari o responsabili di gruppi di ricerca ( in realtà 11% )

Tutte queste risposte, fornite dagli intervistati (opinione pubblica), evidenziano quanto i pregiudizi nel modo di pensare di molti siano ancora saldamente radicati nella nostra cultura, e quanto questa condizione influenzi la professionalità femminile in ambito scientifico.

Si osserva che è nella scuola che si formano le prime discriminazioni. Alle scuole medie e superiori i ragazzi sono ancora quasi alla pari nello studio di materie scientifiche, ma già all’università comincia a vedersi una differenza tra uomini e donne iscritti nelle facoltà scientifiche e nelle specializzazioni successive.

“Bisogna combattere i pregiudizi sin dalla scuola” commenta David Macdonald, direttore del programma For Women in Science di L’Oréal .

Anche noi a scuola ci siamo improvvisati, inizialmente a nostra insaputa, opinionisti con lo scopo di indagare le eventuali disparità tra uomo e donna nel campo scientifico.

Avremmo capito a breve che questo lavoro sarebbe stato l’inizio di un progetto chiamato “Facce da STEM” e la volontà di sensibilizzare noi ragazzi sul tema.

Dati raccolti con l’indagine statistica della ex 2F e ex 2G

Le classi coinvolte dall’intervista sono state la 2F e la 2G nell’anno 2018/19.

I professori ci hanno fornito, in classe, una serie di domande, dalle quali sono emerse specifici risultati.

La prima domanda chiedeva di scrivere quali lavori ritenevamo più adatti ad una donna e quali ad un uomo.

Abbiamo predisposto una tabella distinta per risultati sulle professioni femminili e su quelle maschili e relativi istogrammi.

Qui di seguito ho riportato il risultato della tabella e dell’istogramma – professioni femminili.

La maggior parte di noi ha attribuito a una donna il lavoro da insegnante. Ciò è dato dalla nostra esperienza fin ora in ambito scolastico e l’importanza riconosciuta a tale professionalità per la nostra formazione.

La seconda domanda chiedeva, invece, di scrivere quali lavori ritenevamo più adatti ad un uomo. Anche in questo caso i dati sono stati raccolti in un’apposita tabella e istogramma.

La maggior parte di noi ha attribuito a un uomo il lavoro da meccanico e quello da militare. Ciò è legato alla nostra cultura e alla considerazione che abbiamo nel quotidiano di determinate professioni maschili.

Ci hanno chiesto poi i nostri voti in pagella nelle materie di matematica, italiano e tecnologia, dividendoci in maschi e femmine.

Di seguito il risultato di tale verifica distinta per sesso, nelle tre materie:

Matematica ragazzi: 10,5,6,6,8,5,8,8,8,9,8,7,9,6,10,8,7,9,7,8,6,8,9

Italiano ragazzi : 9,6,7,7,7,6,9,8,7,8,7,6,9,6,9,7,7,9,7,7,7,8,10

Tecnologia ragazzi: 8,7,7,8,8,6,8,10,9,8,8,7,7,7,9,8,8,9,7,6,8,7,8

Matematica ragazze: 7,7,7,8,7,5,5,7,6,9,6,6,9,10,10,7,8,7,9

Italiano ragazze: 8,7,7,8,8,6,7,7,6,10,7,6,9,9,10,7,10,6,9

Tecnologia ragazze: 9,7,7,7,7,8,6,7,6,8,8,7,9,9,10,7,8,6,8

Abbiamo poi fatto le medie dei voti, dividendo sempre per sesso.

Matematica ragazzi: media 8

Italiano ragazzi: media 8

Tecnologia ragazzi: media 8

Matematica ragazze: media 7

Italiano ragazze: media 8

Tecnologia ragazze: media 8

La media dei voti evidenzia come, nel caso del campione classe 2F e 2G, le capacità intelletive e conoscitive tra uomini e donne, sia per le materie umanistiche che per quelle scientifiche , sono molto simili.

La quarta domanda chiedeva di scrivere la nostra attività scolastica preferita o, almeno, il nostro talento in ambito in quella materia.

Abbiamo diviso le risposte per sesso, eseguendo anche in questo caso una tabella riassuntiva e un aerogramma.

E’ emerso che mentre le ragazze preferiscono matematica, italiano e arte, i ragazzi prediligono, matematica motoria e tecnologia.

Ci hanno chiesto come quinta domanda che lovoro vorremmo fare da grandi. Abbiamo come le ultime domande diviso in maschi e femmine, attraverso tabelle e aeregrammi:

Appare evidente una preferenza per le ragazze nelle attività artistco – umanistiche e turistico, mentre per i ragazzi tecnico scientifico e sportivo.

L’ultima domanda chiedeva che scuola superiore vorremmo fare fra qualche anno. Anche in questo caso è avvenuta una ricerca distinta per sesso.

Anche questa indagine mostra una prevalenza di scelta delle materie scintifiche tra i ragazzi e linguistico tecnico professionale tra le ragazze.

L’indagine effettuata nel nostro piccolo cosmo conferma i dati della ricerca l’Oreal.

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